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mercoledì 2 giugno 2010

COMUNICAZIONE DI PRODOTTO

Il prodotto è la concretizzazione, la traduzione tangibile e permanente della mission dell'azienda, lo strumento principale dei relativi obiettivi che vuole conseguire. Per via di quest'importanza, necessita di un approccio strategico, attraverso l' utilizzo di tutti gli strumenti di comunicazione che possono essere attivati per promuovere e proteggere il prodotto.
Bisogna realizzare piani di marketing di prodotto, garantendo il raggiungimento di risultati concreti e misurabili e mettendo a disposizione dei propri clienti una struttura altamente competente e focalizzata su specifiche aree merceologiche. Tale approccio permette una continua crescita della forza e della corretta percezione del brand (marchio con cui si identificano diversi prodotti e servizi) da parte dei diversi target di riferimento.
Il total design è quella disciplina che include in sé tutte le fasi della progettazione dell’oggetto destinato a divenire merce. Tale disciplina diventa oggi più che mai fondamentale dal momento che l’utente moderno si dimostra particolarmente attento nei confronti delle modalità di comunicare il prodotto scelte dall’azienda; d’altra parte è la stessa azienda che optando per un metodo comunicativo piuttosto che un altro – e quindi operando nell’ambito di scelte relative a come distribuire un bene di consumo, come impiegarlo e come far sì che esso possa essere acquistato – sceglie di offrire al pubblico un’immagine di sé ben precisa.
Il processo comunicativo di un prodotto prevede che il suo obiettivo si sposti dall’oggetto al soggetto, dalla merce all’interprete.
Negli anni si è assistito ad una mutazione continua della presentazione del prodotto e già dagli anni '50 si avvia un timido ma avvertibile processo di spettacolarizzazione del prodotto, mettendo in evidenza non solo le sue funzionalità ma anche le attese del consumatore, nell’ottica del “che cosa quel prodotto è in grado di fare”.
Non può esistere alcun prodotto senza un’adeguata strategia comunicativa che lo renda persuasivo e capace di infondere nel pubblico aspettative e desideri. Una strategia insomma, che trasformi un oggetto spento a livello della significazione in un incrocio di relazioni sociali e simboliche.
Perché possa essere comunicato efficientemente un prodotto è necessario che a monte si inneschi un meccanismo di ricerca di informazioni, che riguardino bisogni, funzioni e comportamenti, dell’utente come della società di cui egli è protagonista. Si va come a costruire una sorta di repertorio dal quale si può a sua volta estrapolare una vera e propria teoria dei bisogni.
Ma la comunicazione nasconde un fattore altrettanto importante come quelli di cui finora si è discusso, al di là del rapporto esistente tra prodotto e acquirente: mettere d’accordo settori così lontani operativamente come quello della produzione, della vendita e della distribuzione è operazione non certo semplice, che tende a scaricare le proprie responsabilità di riuscita o fallimento essenzialmente sulle scelte strategiche di vendita. Il mezzo più immediato per poter scatenare meccanismi simili è di fatto la comunicazione che si configura come anello di congiunzione tra attori interni ed esterni al processo.

4 commenti:

  1. Ciao sono Alessia, una tua collega di corso. Non avendo seguito le lezioni, il mio blog "Parole in libertà" non è nella lista inviata dal prof...potresti aggiungermi al tuo elenco?
    http://culturapartenopea.blogspot.com/

    ps...anche se non centra nulla (soprattutto con l'argomento che sto commentando) sai che la foto che hai al lato del blog, la pizza margherita in primo piano, è un tremendo colpo al cuore?

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  2. Ciao Alessia credo di essere riuscita ad aggiungerti. Se così non fosse fammelo sapere. Anche tu sei napoletana? E come mai non vieni al corso ?!? Dobbiamo conoscerci per forza!!!

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  3. ahahahaha..decisamente napoletana, non riesco mai a seguire perché il venerdì spesso lavoro..si è vero ci dobbiamo conoscere praticamente sono pochissimi i studenti napoletani qui a Parma...ma c'è una ragazza napoletana (mia amica nonché compagna di stanza)che viene al corso...

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  4. OK OK... allora a presto! Buon blog!

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