Secondo il tuo modesto parere, internet dovrebbe essere

giovedì 17 giugno 2010

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Allora siete pronti??? Domani è il grande giorno ... In bocca al lupo a tuttiiiiiii !!!!!!!

mercoledì 16 giugno 2010

Mappe dei siti web


Le mappe dei siti web (che prima della lezione di Alfonso pensavo potessero essere solo geografiche) sono fondamentali per capire com'è conformato il sito che si sta visitando, insomma la sua vera struttura argomentativa. Provate a cliccare qui per visionare la mappa del sito della Cameradeideputati.it per vedere concretamente di cosa si tratta (per coloro che hanno seguito la lezione l'invito non vale poichè la conosceranno già perfettamente).

martedì 15 giugno 2010

What's RSS?

RSS (acronimo di RDF Site Summary ed anche di Really Simple Syndication) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web.

RSS definisce una struttura adatta a contenere un insieme di notizie, ciascuna delle quali sarà composta da vari campi (nome autore, titolo, testo, riassunto, ...). Quando si pubblicano delle notizie in formato RSS, la struttura viene aggiornata con i nuovi dati; visto che il formato è predefinito, un qualunque lettore RSS potrà presentare in una maniera omogenea notizie provenienti dalle fonti più diverse.
Fu lanciato per la prima volta da Netscape. Si trattava di un formato derivato da RDF (un linguaggio generico per rappresentare informazioni su Web) per la gestione dei contenuti del portale My Netscape Network. Fu subito un grande successo: in breve, centinaia di fornitori di contenuti aderirono all'iniziativa e il portale My Netscape poté beneficiare di una vasta raccolta di notizie a disposizione dei propri utenti registrati.

Nel frattempo, lo stesso formato (e le sue variazioni successive) fu adottato progressivamente dalla comunità dei blogger: i post di un blog potevano essere facilmente esportati in RSS, in modo da essere resi disponibili a servizi di raccolta di contenuti. La popolarità dei blog è forse una delle ragioni principali del successo di RSS: migliaia di weblog iniziarono a produrre contenuti in RSS e iniziarono a proliferare siti che raccoglievano una selezione di post dai blog più seguiti (i cosiddetti blog aggregator) e programmi per fruire i contenuti di un blog direttamente sul proprio desktop o su altri dispositivi (RSS reader).

Oggi RSS è lo standard per l'esportazione di contenuti Web. I principali siti di informazione, i quotidiani online, i fornitori di contenuti, i blog più popolari, tutti sembrano aver adottato il formato RSS. Gli utenti possono oggi accedere a migliaia di feed RSS: alcuni siti (directory) raccolgono i riferimenti agli innumerevoli feed RSS disponibili sul Web.

Per accedere ai contenuti Rss con pochi semplici passi è sufficiente una connessione internet e un apposito programma chiamato "aggregatore". In rete se ne trovano moltissimi da scaricare sul proprio pc o da usare attraverso il web. Alcuni aggregatori si integrano perfettamente con i principali browser e con i più usati programmi di posta elettronica.

Esistono diversi tipi di aggregatori, a seconda del computer, del sistema operativo e in alcuni casi del browser che si utilizza :

Gratuiti

Feedreader Windows
Sharpreader Windows
Sage plug-ins FireFox/ThunderBird
Urss plug-ins Mozilla
Straw Linux
Netnewswire Lite Mac OS X

A pagamento

FeedDemon windows
Netnewswire Mac OS X
Newsgator Outlook

NOOOOOOOOOOOOOOO!!! Mi hanno staccato la connessione ad internet a casa per fittizi problemi tecnici ... maledetto gestore di cui, ovviamente, non posso fare il nome (simpatici Aldo, Giovanni e Giacomo vero?)

giovedì 10 giugno 2010

Confusione con i motori di ricerca

Prof. Alfonso : "Ragazzi chi di voi vuole dirmi cos'è Google?"
Aula K3 : "E' un motere di ricerca!"

Ma anche no! Questo è un errore in cui incorre la maggir parte dei "navigatori di internet". In realtà Google è una multinazionale che fornisce servizi tramite internet e lo fa a tutti i livelli (servizi, browser, applicazioni, piattaforme). Anche se paradossalmente la definizine che ci fornisce Wikipedia è la seguente: "Google è un motore di ricerca per internet; oltre a catalogare e indicizzare il World Wide Web, si occupa anche di immagini, foto, newsgroup, notizie, mappe e video; delle pagine che indicizza, Google mantiene una copia cache." .......... mah!

Cos'è un motore di ricerca?
Un motore di ricerca è un sistema automatico che analizza un insieme di dati spesso da esso stesso raccolti e restituisce un indice dei contenuti disponibili classificandoli in base a formule statistico-matematiche che ne indichino il grado di rilevanza data una determinata chiave di ricerca. Per indicizzazione si intende l'inserimento di un sito web nel database di un motore di ricerca, mediante l'uso di apposite parole-chiave. Generalmente è un procedimento che le aziende di web hosting forniscono a pagamento, ma che si può svolgere anche in proprio. L'indicizzazione di un sito internet è il momento in cui il sito viene riconosciuto dai motori di ricerca e quindi compare nelle loro pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti web. Diversa cosa è il posizionamento per il quale s'intende l'acquisizione di visibilità tra i risultati dei motori di ricerca. Più specificamente, è l'operazione attraverso la quale il sito viene ottimizzato per comparire nei risultati in una posizione il più possibile favorevole e rilevante.

Uno dei motori ricerca più popolari è Yahoo!, il primo a comparire sulla scena e tuttora ai primi posti tra i siti web più visitati. Più giovane ma sempre pronto ad innovare, Google si è velocemente affermato, a scapito di altri motori con più esperienza. Ad onor del vero, Yahoo! non è un vero e proprio motore di ricerca, bensì una directory, ossia un elenco di siti web (e quindi non di singole pagine) suddiviso per argomento.
Altra peculiarità è che, a differenza dei search engine (motori di ricerca) veri e propri, che scandagliano il web per aggiornare i loro archivi, Yahoo! classifica solo i siti a lui segnalati manualmente attraverso una specifica funzione sul sito.
La strutturazione dei siti su Yahoo! avviene attraverso delle categorie organizzate “ad albero”: ciò permette agli utenti di ottenere agevolmente una suddivisione dei siti per tipologia, isolando solo quelli relativi allo specifico argomento di proprio interesse.

Differente è invece il funzionamento che sta alla base degli altri motori di ricerca: questi censiscono i siti Web in base alla rilevanza delle parole contenute in ogni pagina del sito, evidenziando quelle riportate più spesso, che si presume rappresentino l'argomento principale della pagina stessa. Per fare questo, oltre ad inserire i siti segnalati dagli utenti, scandagliano continuamente l'intero Web attraverso degli specifici software (i cosiddetti spider o crawler), acquisendo tutte le pagine non ancora presenti nei loro archivi.

Un altro sito molto popolare, specialmente in Italia, è AltaVista: un motore di ricerca creato dalla Digital per promuovere i prodotti dell'azienda e poi acquistato prima dalla Compaq e successivamente dal gruppo finanziario CMGI che lo ha definitivamente consacrato come uno dei siti di riferimento del settore. Negli ultimi anni AltaVista ha lentamente perso la sua popolarità.

Altro punto fermo, ormai del passato, è senza dubbio GO Network, nato sulle basi di Infoseek e poi integrato nel network del gruppo Walt Disney.
A marzo 2001 è fallito licenziando il personale addetto al reparto tecnico e ospita ufficialmente i risultati di Overture (ex GoTo.com): nonostante questo continua a mantenere un elevato numero di visitatori, specialmente americani.

Va poi ricordato WebCrawler che fu inizialmente il servizio di ricerca standard per gli utenti di America On Line (oggi sostituito da AOL Search che si basa sull'archivio di HotBot), e che negli ultimi anni ha perso molto del seguito che aveva, rimpiazzato nelle preferenze degli utenti da alcuni motori di ricerca rampanti di più recente nascita.

Da evidenziare poi Northern Light che vanta delle caratteristche piuttosto originali (principalmente orientate alle ricerche bibliografiche specializzate) e MSN Search il servizio di ricerca della Microsoft che utilizza il database di Inktomi.

Rimane infine da segnalare una directory già attiva da tempo, LookSmart ed alcune directory sviluppate e portate avanti da editori volontari, come Open Directory (nota anche come DMOZ) e About.com.


Con particolare riferimento all'Italia, vanno ricordati i principali motori di ricerca nazionali, tra cui spiccano indubbiamente Virgilio e Arianna, a cui si sono aggiunti più recentemente Katalogo e IlTrovatore, nonchè le nostre directory SuperEva e 100LINKS.

domenica 6 giugno 2010

Intranet vs Internet

Una Intranet è simile a un sito web, ma è principalmente utilizzata come rete interna riservata alle funzionalità dell’azienda. Gran parte delle più grandi aziende italiane ed internazionali utilizzano reti internet per la diffusione delle informazioni interne fra i molti dipendenti che le costituiscono. Proprio in questi termini le intranet aziendali possono agevolare ed ottimizzare queste transazioni. Consente di inserire dei database all' interno di siti, il che non è molto diverso dalla normale attività che hanno svolto fino ad ora gli uffici del personale.
Nonostante si tratti di un' applicazione fondamentale per la gestione delle attività aziendali, sono poche le realtà che utilizzano intranet in modo appropriato, in quanto la sua vera capacità attrattiva dovrebbe essere quella di dare tante informazioni e ricevere tante informazioni. Internet stessa è nata come intranet, ma la prima ha riscosso maggior successo a discapito della seconda, poichè si è sentita l'esigenza di curarne maggiormente sia la grafica che i contenuti. Tutte le aree riservate ai siti che forniscono informazioni aggiunte sono delle forme di intranet, anche se rappresentate in modo parziale poiché soddisfano solo particolari esigenze.
Oggi la gestione di intranet all’interno di aziende pubbliche è prerogativa solo degli informatici in quanto è considerato uno strumento freddo e non aggiornato. Si ha la concezione che si tratti di un' agenda tecnologica e questo spiega il perché a volte manca una vera e propria organizzazione redazionale alla base.
Intranet essendo poco visibile è anche poco studiabile, ma in realtà le due interfacce (internet vs intranet) sono identiche per alcuni versi: la grafica è simile ma più semplice, le informazioni sono simili ma meno curate. Allora ci si chiede quale sia la differenza lampante tra le due (possibile domanda d'esame). In intranet manca la diretta, la realtà del momento; la sua staticità è un grave difetto. Dovrebbe essere più aggiornato in modo da controllare meglio come viene svolto il lavoro all’ interno dell’ azienda. Internet è rivolto a un mercato globale e intranet è rivolto allo stesso mercato ma settorializzato in aziende diverse.
Bisogna aumentare l'intensità di comunicazione e in realtà c'è chi lo fa: grandi aziende ed enti che hanno la propria radio e la propria televisione. Le tv in house (gestite all’ interno) servono a codificare un linguaggio interno (gestione delle conoscenze e non controllo): mediano tra intranet e internet che è rivolta verso l’ esterno. Il centro di coordinamento è il vero cuore di un’azienda: non esiste una comunicazione verso l’esterno se non ne esiste una buona all’interno (condividere è una forma di tutela).
Perchè è importante avere una intranet aziendale ?
Sono tre le ragioni fondamentali per investire in una intranet anche in una piccola azienda:

•Ottimizzare e rendere efficiente ogni flusso di informazione fra più persone e collaboratori
•Economicità e risparmi di tempo
•Condivisione dei documenti e delle risorse disponibili in azienda
..........CODICI E LINGUAGGI........

La comunicazione è un codice senza il quale non sarebbe possibile interagire. Anche noi che sottoponiamo ogni volta il prof. ai nostri "silenzi assordanti", che interagiamo poco con i blog, che da inizio corso non gli abbiamo posto neanche una perplessità o una curiosità, utilizziamo a modo nostro un codice di comunicazione che comunque lascia trasparire dei significati comportamentali. ROMPIAMO IL CODICE DI COMUNICAZIONE! (su suggerimento del prof.)
Un codice di linguaggio che è cambiato è quello della scrittura grazie alla tecnologia (messaggi, sms, mail). Abbiamo cambiato il nostro modo di comunicare e sicuramente è aumentata la frequenza con cui ci scriviamo. Abbiamo anche un modo diverso di parlare perché cambiano i nostri linguaggi a seconda delle tecnologie vigenti : taggare, post di un blog, multitask (?). Inoltre si è avuta anche un'omologazione nell'utilizzo dei network in quanto è condiviso (non è one to one ma many to many). Fino a qualche anno fa difficilmente si usava lo stesso modo di comunicare, oggi invece quasi tutti utilizzano gli stessi mezzi di comunicazione e lo stesso linguaggio, con la differenza che tutti questi codici sono in continua mutazione perché è in continua mutazione il mezzo che stiamo utilizzando. La familiarizzazione con le tecnologie oggi è fondamentale per imparare a comunicare meglio perché non si sa con precisione cosa richiede il mercato. Dovremmo imparare a leggere tra le righe e sperare che possa servire ad illuminare il nostro destino lavorativo che ogni giorno si prospetta sempre più triste e incerto.

giovedì 3 giugno 2010


Comunicazione, politica, marketing: tutti i segreti degli Spin doctor.
Lo Spin doctor è un consulente politico esperto di comunicazione e marketing che affianca e consiglia i politici nelle loro attività: può scrivere discorsi, curare le pubbliche relazioni o l’immagine di un candidato, fare da portavoce di partiti o proporsi come esperto di sondaggi. Spin è un effetto particolare che si dà alla palla da baseball, e questo significato è stato assunto per alludere allo specifico orientamento che il consulente dà alle notizie divulgate.
Più forza al messaggio.
Per evidenziare meglio i punti di forza della propria campagna e per creare un’immagine vincente, molti politici ricorrono a consulenti ad hoc: gli Spin doctor, appunto. Le attività dello Spin doctor, quindi, in un certo senso riassumono e per altro verso travalicano gli incarichi del tradizionale addetto stampa e del consulente d’immagine. Si tratta di esperti di comunicazione capaci di dare più forza ad un programma o in grado di avvicinare il politico a posizioni in sintonia con i suoi elettori. La loro importanza è in continua crescita: basti pensare al ruolo decisivo che questi consulenti hanno giocato nelle più importanti vicende della politica americana di questi ultimi anni. Ad esempio, nelle ultime elezioni presidenziali, il ruolo degli Spin Doctor è stato decisivo per Obama, veicolando la sua immagine con strategie innovative.
Come diventare Spin doctor?
Le attività dello Spin doctor in un certo senso riassumono e travalicano gli incarichi del tradizionale addetto stampa e del consulente d’immagine. Si occupano infatti della gestione di una campagna politica a 360 gradi: dalla definizione del programma alla formulazione degli slogan, dall'analisi degli scenari all'individuazione del target, dall'utilizzo dei sondaggi alla comunicazione attraverso i media, dall'elaborazione dei messaggi alla gestione delle crisi. Ogni tappa dell'attività del politico è quindi studiata e valorizzata da questa figura professionale. Un vero Spin doctor sa come gestire una crisi con delle tattiche comunicative su misura e promuove l’immagine di un soggetto (persona o partito) come se fosse un prodotto, utilizzando tecniche di marketing. Uno dei compiti più importanti, poi, è rendere le notizie da promuovere particolarmente attraenti e di veicolare alla stampa. Le lauree più adatte per diventare Spin doctor sono Scienze politiche e Scienze della comunicazione, ma anche una profonda conoscenza di statistica può rivelarsi strategica.
In Italia e all’estero.
Mentre negli Usa esistono vere e proprie scuole in cui si formano i consulenti politici, in Italia e in gran parte dell’Europa non è ancora così, anche se stanno nascendo master e corsi di laurea. Tuttavia, l’ esperienza pratica è e sarà sempre fondamentale, per due motivi : primo, le campagne elettorali e la comunicazione politica non seguono sempre regole e schemi precisi, che si possono imparare a tavolino una volta per tutte, infatti il contesto cambia e il bravo consulente deve sapersi adattare e aggiornare continuamente. Secondo, in Italia quella del consulente politico non è una professione riconosciuta e istituzionalizzata, ma è legata alle relazioni che ci si costruisce con partiti e politici, per cui si arriva a fare questo mestiere più per piccoli passi.

SHAKIRA -WAKA WAKA esto es africa

mercoledì 2 giugno 2010


Anche Google augura alla nostra Repubblica un BUON COMPLEANNO !!!

Servizio giornalistico ciak 1

Un suo portafortuna? Dio e ..... Berlusconi!

COMUNICAZIONE DI PRODOTTO

Il prodotto è la concretizzazione, la traduzione tangibile e permanente della mission dell'azienda, lo strumento principale dei relativi obiettivi che vuole conseguire. Per via di quest'importanza, necessita di un approccio strategico, attraverso l' utilizzo di tutti gli strumenti di comunicazione che possono essere attivati per promuovere e proteggere il prodotto.
Bisogna realizzare piani di marketing di prodotto, garantendo il raggiungimento di risultati concreti e misurabili e mettendo a disposizione dei propri clienti una struttura altamente competente e focalizzata su specifiche aree merceologiche. Tale approccio permette una continua crescita della forza e della corretta percezione del brand (marchio con cui si identificano diversi prodotti e servizi) da parte dei diversi target di riferimento.
Il total design è quella disciplina che include in sé tutte le fasi della progettazione dell’oggetto destinato a divenire merce. Tale disciplina diventa oggi più che mai fondamentale dal momento che l’utente moderno si dimostra particolarmente attento nei confronti delle modalità di comunicare il prodotto scelte dall’azienda; d’altra parte è la stessa azienda che optando per un metodo comunicativo piuttosto che un altro – e quindi operando nell’ambito di scelte relative a come distribuire un bene di consumo, come impiegarlo e come far sì che esso possa essere acquistato – sceglie di offrire al pubblico un’immagine di sé ben precisa.
Il processo comunicativo di un prodotto prevede che il suo obiettivo si sposti dall’oggetto al soggetto, dalla merce all’interprete.
Negli anni si è assistito ad una mutazione continua della presentazione del prodotto e già dagli anni '50 si avvia un timido ma avvertibile processo di spettacolarizzazione del prodotto, mettendo in evidenza non solo le sue funzionalità ma anche le attese del consumatore, nell’ottica del “che cosa quel prodotto è in grado di fare”.
Non può esistere alcun prodotto senza un’adeguata strategia comunicativa che lo renda persuasivo e capace di infondere nel pubblico aspettative e desideri. Una strategia insomma, che trasformi un oggetto spento a livello della significazione in un incrocio di relazioni sociali e simboliche.
Perché possa essere comunicato efficientemente un prodotto è necessario che a monte si inneschi un meccanismo di ricerca di informazioni, che riguardino bisogni, funzioni e comportamenti, dell’utente come della società di cui egli è protagonista. Si va come a costruire una sorta di repertorio dal quale si può a sua volta estrapolare una vera e propria teoria dei bisogni.
Ma la comunicazione nasconde un fattore altrettanto importante come quelli di cui finora si è discusso, al di là del rapporto esistente tra prodotto e acquirente: mettere d’accordo settori così lontani operativamente come quello della produzione, della vendita e della distribuzione è operazione non certo semplice, che tende a scaricare le proprie responsabilità di riuscita o fallimento essenzialmente sulle scelte strategiche di vendita. Il mezzo più immediato per poter scatenare meccanismi simili è di fatto la comunicazione che si configura come anello di congiunzione tra attori interni ed esterni al processo.

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

La comunicazione istituzionale riguarda l' impresa nella sua interezza e pone al centro del messaggio la sua identità, i sui valori, i suoi progetti, anzichè specifci elementi relativi alla sua attività (prodotti, strutture, risultati).
  • HA LO SCOPO DI AFFERMARE IL POSIZIONAMENTO DELL' IMPRESA
  • INFLUISCE SULL' ATTEGGIAMENTO DEL PUBBLICO DI RIFERIMENTO
  • LE STRATEGIE DEVONO ESSERE DI LUNGO PERIODO

Gli strumenti della comunicazione istituzionale

Strumenti di comunicazione specifici dell' area istituzionale :

  • Gestione dei rapporti con i media
  • Lobbying (attività di individui o gruppi formati da soggetti particolarmente competenti e influenti finalizzata a sostenere gli interessi di una o più imprese nei rapporti con le istituzioni pubbliche che detengono il potere legislativo, esecutivo e di controllo dell’attività economica)
  • Programmi speciali

Strumenti di comunicazione solitamente usati da altre aree di comunicazione :

  • Pubblicità
  • Sponsorizzazioni
  • Conventoin aziendali
  • Annual report

Le ralazioni con i media

  • Trasmettere con continuità una visione trasparente e credibile dell' organizzazione e dei prodotti
  • Garantire una comunicazione con i media coerente con gli obiettivi di comunicazione dell' azienda
  • Cambiare la percezione del pubblico di riferimento, influenzare la politica di governo, gestire situazioni di crisi, costruire un rapporto di fiducia con i giornalisti
  • Servirsi di un ufficio stampa interno

Strumenti e attività per gestire il rapporto con i media

  • Comunicato stampa (serve a veicolare informazioni, idee, proposte dell' impresa verso la carta stampata e la radiotelevisione)
  • Conferenza stampa (incontro di alcuni esponenti aziendali con un gruppo di giornalisti, finalizzato a divulgare notizie di una certa rilevanza)
  • Interviste ( informarsi su chi è il giornalista e preparasi bene, concordare con precisione l' oggetto dell' intervista, essere chiari e precisi nell' esposizione)
  • Seminari
  • Lettere al direttore o rettifiche
  • Silenzio stampa (scelta di non pubblicare notizie su un determinato argomento)
  • Presenza ad eventi pubblici

COMUNICAZIONE POLITICA

La comunicazione politica fa da spartiacque tra comunicazione di prodotto e comunicazione istituzionale. E' un modello di comunicazione che interagisce col giornalismo tradizionale, prefiggendosi come obiettivo principale la ricerca del consenso. Chi svolge comunicazione politica ha bisogno di una serie di intermediari che creino un coinvolgimento, un ragionamento di un percorso intellettuale, a differenza di quanto avviene nell'attività di marketing che, invece, segue una linea più emozionale. Inoltre rifugge alle logiche dello slogan di effetto : bisogna saper parlare, convincere ed essere informato, avere competenza, persuasione e soprattutto essere carismatici e accattivanti.
La politica è tutta uguale e così i suoi canoni di comunicazione, per cui si interseca con il mondo del giornalismo col quale è direttamente proporzionale: il mondo politico pensa di gestire il giornalismo e viceversa. Quando si parla di comunicazione, vincere è fondamentale : Obama è un comunicatore discreto, anche se non parla benissimo e a volte è un po’ ripetitivo; ma a noi interessa il sistema di comunicazione che sta intorno a lui. Per essere eletti bisogna essere leader, per essere leader si deve saper comunicare in modo innovativo e soprattutto bisogna avere un’ ottima organizzazione : in America sono previste più opportunità di lavoro e quindi il modello di comunicazione è più vasto. Grazie alla parola queste attività assumono un’ importanza fondamentale e grazie ad internet e alle nuove tecnologie si ha la circolazione della parola e la "globalizzazione" del messaggio, di conseguenza non conta tanto l’ icona del leader ma la struttura organizzativa che vi è intorno. Obama come i suoi predecessori è entrato nella politica dell’ avversario e lo ha preceduto nelle mosse : ha studiato e ha esplorato i suoi documenti e, per compiere questa operazione, internet svolge un ruolo di grande rilevanza.
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Il confine tra lecito e illecito.
Negli Stati Uniti si può essere scorretti, spietati, ma mai al di là della legge. Non si amano le bugie in quanto si tratta di un paese protestante (Clinton ha pagato non per aver compiuto ciò che tutti conosciamo, ma per aver negato l'accaduto e quindi aver mentito).
Non si indebolirebbe mai un proprio avversario tramite l' intercettazione, come avviene ad esempio in Italia : lo si fa in base alle prove e non a quanto si è sentito dire.
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Più informazioni dò e più informazioni ricevo!
In Italia questo discorso non regge a causa della mancanza di figure professionali in grado di esercitare la professione di comunicatore. Gli informatici, infatti, ragionano con la logica e questo non consente di adottare una linea strategica ed empatica.
Un altro problema che affligge l' Italia è che non esistono editori puri, ma figure professionali che in qualche modo svolgono anche un'attività imprenditoriale molto intensa. E poi la dipendenza storica della comunicazione nei confronti della politica è forse ancora troppo consolidata.
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Strategie di comunicazione.
In Italia la comunicazione politica del centro-destra è stata migliore di quella del centro-sinistra in quanto è più stratificata e tecnicamente codificabile (parole chiave che sono da sempre le stesse e di conseguenza convincono il pubblico che la realtà appartenga a quegli stereotipi che denotano il messaggio di cui si è portatori). Per il centro-sinistra il messaggio deve essere posizionato all’interno di tutto il corso della giornata e questo confonde le idee creando un sovraccarico di informazione. Il centro-destra, invece utilizza dei messaggi penetranti, chiari e positivi, effettuando la loro ripetizione in forma crescente e non ridondante.
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La figura del portavoce.
Il portavoce non è altro che un filtro che porta in maniera referenziale il messaggio del leader, dell’ente, dell’azienda. Ha bisogno di un' estrema preparazione e, inoltre, è tutelato dal leader in quanto è il portavoce che sa come interpretare il messaggio e che rappresenta il mezzo col quale la sua parola viene diffusa tra la popolazione.

martedì 18 maggio 2010

SISTEMA LEGISLATIVO (O QUASI) CHE TUTELA IL DIRITTO D' AUTORE

E' sempre difficile individuare dove andare ad accusare qualcuno di violazione del diritto di autore. Provo a fare un esempio : se prendo un articolo e lo copio sulla mia pagina o, peggio ancora, mando in giro delle rassegne stampa, si crea una situazione in cui diventa superfluo acquistare il giornale, poichè delle personcine tanto corrette hanno già pensato a mettere a disposizione sul web tutto ciò che si vuol sapere. Questa operazione così limpida e cristallina è concessa al sito della Camera dei Deputati che mette "al servizio della comunità" gli articoli dei giornali in PDF a discapito, ovviamente, degli editori. Si capisce, allora, che il tema del diritto di autore è trasversale ad ogni contesto: sui nostri blog possiamo pubblicare qualsiasi cosa, ma possiamo anche essere denunciati per qualsiasi cosa scritta. Allora io mi chiedo :


Avrò dei seri problemi per quell' esperimento che ho fatto la settimana scorsa ?!? Aiutooooo!!! Giuro che ripagherò tutti coloro che mi hanno fornito le informazioni. Pensavo di aver capito come funzionasse la tecnica del copia e incolla e invece ..... ma (?) aspettate un momento ..... perchè alla Camera dei Deputati.it, a Repubblica.it, al Corriere della Sera.it, ecc.ecc.ecc. questo è concesso e a me no??? mmmh ..... Forse un'idea ce l' avrei, ma preferisco tenermela per me.


Dopo aver fatto un minuto di silenzio per quello che attenderà la vostra compagna di corso, provate a leggere quanto segue, anche se fare chiarezza sul sistema legislativo che riguarda il diritto d' autore è più complesso di quanto sembra.
..........
La legge sul copyright si rinnova a favore di Internet?
A fine dicembre, è stata modificata la legge sul diritto d’autore: è stato aggiunto un comma ad hoc su Internet, in particolare riguardo la divulgazione della cultura online.
Per migliorare quella che è sostanzialmente la socializzazione della conoscenza, tramite blog o enciclopedie online come Wikipedia, si è provveduto ad aggiornare il primo comma dell’articolo 70, consentendo la pubblicazione dell’intera opera, purché si tratti di musiche o immagini “a bassa risoluzione o degradate” e lo scopo sia “per uso didattico o scientifico”, comunque senza lucro.

Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura alla Camera, sostiene che si tratta semplicemente di “una qualità non paragonabile a quella di un cd, ma comunque ascoltabile o un’immagine con dimensioni non utili alla riproduzione a stampa (quindi praticamente tutte le immagini del web)” e continua “Abbiamo voluto questo comma per creare un primo spazio libero online dalle pastoie del vecchio diritto d’autore. L’abbiamo fatto tenendo conto delle migliaia di professori che hanno ricevuto multe e ingiunzioni, dalla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), per avere pubblicato opere a scopo didattico sui propri siti. Grazie a questo nuovo comma, potranno farlo senza rischiare più niente“.

Ma la battaglia per la libertà di espressione sul Web non finisce qui: ci sono ancora tante leggi da modificare in particolare il Decreto-legge Urbani (*) tanto contestato in passato, che impedisce ad esempio a siti come Wikipedia di pubblicare immagini delle opere presenti in musei italiani.

(*) Decreto-legge Urbani approvato dal consiglio dei ministri il 12 marzo 2004:
Art. 1
Misure di contrasto alla diffusione telematica abusiva di opere cinematografiche e assimilate.
Al comma 2 dell'articolo 171-ter (***) della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, è inserita la lettera a-bis):
a-bis) in violazione dell'articolo 16 (**) , diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un'opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d'autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere.
comma 3. Chiunque, in violazione dell'articolo 16, diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un'opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d'autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere, ovvero, con le medesime tecniche, fruisce di un'opera cinematografica o parte di essa, è punito.

Protezione del diritto d' autore e di altri diritti connessi al suo esercizio Legge 22 aprile 1941 n° 633:
(**) Art. 16
comma 1. Il diritto esclusivo di comunicazione al pubblico su filo o senza filo dell'opera ha per oggetto l'impiego di uno dei mezzi di diffusione a distanza, quali il telegrafo, il telefono, la radiodiffusione, la televisione ed altri mezzi analoghi, e comprende la comunicazione al pubblico via satellite e la ritrasmissione via cavo, nonché quella codificata con condizioni di accesso particolari; comprende altresì la messa disposizione del pubblico dell'opera in maniera che ciascuno possa avervi accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente.
comma 2. Il diritto di cui al comma 1 non si esaurisce con alcun atto di comunicazione al pubblico, ivi compresi gli atti di messa a disposizione del pubblico.

(***) Art. 171-ter
comma 2.
È punito con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da da euro 2.582 a euro 15.493 chiunque:
a) riproduce, duplica, trasmette o diffonde abusivamente, vende o pone altrimenti in commercio, cede a qualsiasi titolo o importa abusivamente oltre cinquanta copie o esemplari di opere tutelate dal diritto d'autore e da diritti connessi;
a-bis) in violazione dell'art. 16, a fini di lucro, comunica al pubblico immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta dal diritto d'autore, o parte di essa.

domenica 16 maggio 2010

iphone

Multitasking, elaborazione dati, creazione cartelle, risoluzione delle immagini, .....

Apple iPad

Le immagini e l'illustazione pratica valgono più di mille parole scritte

sabato 15 maggio 2010

EDITORIA DIGITALIZZATA


La tecnologia è riuscita a "contagiare" anche il sistema editoriale. Uno degli esempi più evidenti che è ha cambiato notevolmente gli assetti dell' editoria classica è senza dubbio l' e-book : libro in formato elettronico, o meglio digitale. Il termine deriva dalla contrazione delle parole inglesi electronic book, viene utilizzato per indicare la versione in digitale di una qualsiasi pubblicazione. L' e-book reader, invece, è sia il dispositivo hardware su cui l' e-book viene letto sia il software che permette la lettura sul dispositivo fisico.
L' e-book cerca di replicare la forma del libro cartaceo, in modo da rendere la lettura il più possibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un libro. Ciò permette di effettuare tutte le azioni che in un normale libro cartaceo sono immediate, come lo scorrere delle pagine o l'inserimento di un segnalibro. Il libro elettronico approfitta ovviamente dei vantaggi offerti dalla sua natura digitale, che risiedono principalmente nelle possibilità di essere un ipertesto e quindi inglobare elementi multimediali, e nella possibilità di utilizzare dizionari o vocabolari contestuali.
Tutto ciò permette di poter sfogliare un libro anche sugli smartphone o sui palmari, generando inevitabilmente discussioni e dissensi da parte di coloro che sono ancora legati al libro tradizionale, al profumo della carta, alla sensazione di sfogliare le pagine e al suono da esse prodotto.
Uno smartphone, o cellulare intelligente, è un dispositivo portatile che abbina funzionalità di gestione di dati personali e di telefono.
La caratteristica più interessante degli smartphone è la possibilità di installarvi ulteriori programmi applicativi, che aggiungono nuove funzionalità.
Negli ultimi anni gli smartphone stanno conquistando quote sempre maggiori del mercato della telefonia mobile, raddoppiando quasi fra il 2004 ed il 2005 (più di 12 milioni di apparecchi venduti nell'ultimo anno).
Si prevede che entro un paio d'anni la maggior parte dei telefoni venduti avranno a bordo funzioni considerabili smart.
Il palmare è un computer di dimensioni contenute, tali da essere portato sul palmo di una mano , dotato di uno schermo touch screen. Originariamente concepito come agenda elettronica, di una rubrica dei contatti, di una lista di impegni e attività e della possibilità di memorizzare note e appunti, si è arricchito di funzioni sempre più potenti ed avanzate.
La differenze rispetto ai PC riguardano la dimensione e il peso (un PDA ha in media una grandezza 120x80x17 mm e pesa intorno ai 180 grammi). Queste caratteriste influenzano l'estetica e la portabilità, ma allo stesso tempo hanno un ruolo significativo nella realizzazione di applicativi per questi dispositivi. Infatti i programmi che usiamo sui normali PC sono studiati per degli schermi con risoluzione di 800x600 o 1024x768, mentre i palmari più recenti arrivano al massimo a 640x480, di conseguenza le applicazioni per PDA devono essere appositamente studiate e progettate per tali dispositivi.
Anche l'hardware dei PDA presenta delle differenze rispetto a quello dei PC. Innanzi tutto i palmari non dispongono di Hard Disk, ma memorizzano le informazioni permanenti sulla ROM, o sulle schede di memoria.
La maggior parte dei palmari dispone di una connessione wireless e di un browser. Questo significa che è possibile visitare i siti internet, ma anche in questo caso le dimensione ridotte del PDA provocano dei fastidi. Infatti anche i siti internet vengono studiati per essere visionati con una risoluzione 800x600, che non è adatta allo schermo dei palmari. Alcune pagine web, risultano quindi difficilmente leggibili. Per ovviare a questo problema molti portali offrono una versione creata appositamente per essere adatta alla visualizzazione su PDA.

martedì 11 maggio 2010

RICOMINCIO DA TRE - chi parte sa da che cosa fugge ma non sa che cosa cerca

ANCHE GOOGLE RINNOVA LA SUA INTER-FACCIA


La società fondata da Sergey Brin e Larry Page ha deciso di rinnovare l’interfaccia grafica del proprio search engine, che recentemente ha beneficiato di una pesante rivisitazione del codice per migliorare i risultati della ricerca. Il risultato lascia poco spazio all’immaginazione, e permette di intuire subito l’intenzione di uniformare l’aspetto visivo del noto motore di ricerca con quelli del noto browser internet Chrome e con il recentissimo Chrome OS.

L’interfaccia sembra giovare, essenzialmente, di un nuovo layout, proponendo una Home Page ancor più essenziale ed una pagina ricerca arricchita da una colonna contenente diverse opzioni per restringere la ricerca.

Modifiche interessanti, che lanciano Google verso il prossimo rilascio del sistema operativo Chrome OS, da molti indicato come una delle rivoluzioni in ambito software dei prossimi anni.

Come parte del profondo processo di revisione dell’interfaccia, Google ha aggiornato la propria pagina dei risultati per i dispositivi Android e iPhone OS. Sebbene mostri ancora i risultati all’interno della pagina principale, un nuovo pulsante mostrerà una sidebar per il filtraggio. Le categorie sono state ritagliate in base all’utilizzo mobile: web, news, prodotti ed aggiornamenti live da Twitter o altri social network.

La nuova interfaccia grafica consente di gestire al meglio i risultati di ricerca, migliorando la loro visualizzazione. Tale scelta, oltre che essere dettata da criteri di usabilità e miglioramento del servizio offerto, si pensa possa essere una risposta a Bing, il motore di ricerca di Microsoft, che offre risultati più propriamente “contestualizzati”.

giovedì 6 maggio 2010

SIMULAZIONE DEL GIORNALISMO ON-LINE

Cari colleghi, dopo quello che sto per fare, ho paura che scatenerò la vostra ira funesta nei miei confronti: ho deciso di compiere un vero e proprio lavoro di copia (dai vostri blog) e incolla (sul mio blog) di tutto quello che riguarda l'ultima lezione del prof. Alfonso. Non farò nè più nè meno (a parte questa premessa che rimarrà la mia sola attenuante) rispetto a quello che compiono i giornalisti-tecnici che si occupano di "produrre" e pubblicare i diversi articoli (se ancora così possono essere definiti) sul web. So che così facendo firmerò la mia condanna all' isolamento e all' emarginazione, ma dai, dobbiamo metterci al passo coi tempi. E' come se pretendessimo di inviare una lettera tramite il piccione viaggiatore .... c'é ormai internet per questo; oppure fare il giro del mondo in 80 giorni in mongolfiera .... perchè mai se possiamo farlo in circa 24 ore seduti comodamente in un aggeggio che si chiama aereo ?!

Devo dire che non so se sarò soddisfatta nel compiere un atto di cleptomania simile, ma qualcuno dovrà pur sacrificarsi e rompere il ghiaccio: il prof. ci ha gentilmente invitati a visitare reciprocamente i nostri blog, ad interagire tra di noi, a prendere spunto dalle notizie pubblicate da altri, a commentare immagini e video ... non vorrei mai disattendere la sua volontà.

E poi, credo fermamente che fare una lettura attenta delle informazioni, fare una cernita della porzione di testo e delle immagini che più ci suggestionano, "ritoccare" ciò che non ci convince, "assemblare" tutto il materiale selezionato al fine di creare un corpo omogeneo e logico, non sia poi così distante da ciò che compie l'editor (figura professionale nella quale un giorno, "da grande" , vorrei rivedermi).

Certo il mio lavoro non rispetta la tempestività, prerogativa fondamentale dei giornali on-line, ma almeno mira (si spera) ad essere articolato ed esauriente ; e poi cosa pretendere da un' ingenua studentessa che è alle prime armi con il poliedrico mondo interattivo ?!


Buona lettura
..........
La audipress è una società che si occupa di rilevazioni statistiche riguardanti la lettura dei quotidiani e dei periodici e la diffusione della stampa. Le indagini sono relative al numero di lettori nel periodo che va dal 21 settembre al 20 dicembre 2009 e dall'11 gennaio al 28 marzo 2010.

Tra i quotidiani, il più letto è la gazzetta dello sport, seguita da la repubblica e dal corriere della sera:

1. gazzetta dello sport - 3.995.000 lettori nel periodo considerato
2. la repubblica - 3.209.000 lettori
3. corriere della sera - 2.870.000 lettori
4. la stampa - 1.693.000 lettori
5. corriere dello sport - 1.677,000 lettori

Se si prendono in considerazione i dati dei siti web della testata corrispondente, la "classifica" di diffusione dei quotidiani risulta ribaltata:

1. la repubblica - 1.104.000 contatti
2. corriere della sera - 801.000 contatti
3. gazzetta dello sport - 637.000 contatti
4. il sole 24 ore - 350.000 contatti
5. corriere dello sport - 222.000 contatti


Per quanto riguarda i settimanali, il più venduto è sorrisi e canzoni:

1. sorrisi e canzoni tv - 4.857.000 lettori nel periodo considerato
2. chi - 3.400.000 lettori
3. oggi - 3.203.000 lettori
4. panorama - 2.889.000 lettori
5. settimanale dipiù - 2.797.000 lettori



Le versioni online dei periodici settimanali risultano pressochè ignorate se non addirittura assenti. Soltanto i siti di due settimanali importanti come l'espresso e panorama sembrano avere riscontro da parte dei lettori: l'espresso è il più visitato con 299.000 contatti, segue panorama con 173.000 contatti.

Infine, questi i dati di diffusione dei periodici mensili:

1. focus - 6.227.000 lettori nel periodo considerato
2. quattroruote - 4.343.000 lettori
3. al volante - 2.366.000 lettori
4. in sella - 1.581.000 lettori
5. cose di casa - 1.526.000 lettori

Anche per i mensili, le corrispondenti versioni online non presentano uno sviluppo all'altezza dei siti web dei quotidiani. soltanto quattroruote (691.000 contatti) e focus (472.000 national geographic italia (176.000 contatti) e pc professionale (156.000 contatti) offrono un sito apprezzato e visitato seguiti da contatti)



In conclusione si segnala un interessante articolo di adnkronos uscito lo scorso novembre, sul rapporto tra facebook e i giornali.

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La logica del giornalismo on-line sarebbe quella di non penalizzare il cartaceo, ma anzi aumentarne il numero di utenti. In realtà cos'è successo? Ahimè, si è verificato un calo di utenti e significativo è il fatto che siano state soprattutto le testate nazionali (che forniscono il servizio online migliore) ad aver perso di più. I quotidiani locali, infatti, offrendo un'alternativa digitale piuttosto misera di contenuti, hanno risentito in misura molto minore di questa flessione.
Ma prima di andare a cercare le cause di tale avvenimento proviamo a dare un'occhiata ad alcune statistiche tramite il sistema ADS. Di cosa stiamo parlando? Di un meccanismo di accertamenti che consiste nel controllo di dati dichiarati dagli editori che hanno sottoposto le loro testate alle verifiche ADS. Le analisi avvengono attraverso due metodologie: una verifica esterna che si svolge presso distributori, rivenditori ed abbonati ed una interna che avviene presso ciascun editore o presso il suo Distributore Unico Nazionale incaricato della distribuzione della pubblicazione. Una volta finiti sul sito c'è stato modo di osservare i dati relativi al 2008, l'ultimo anno di cui possiamo usufruire gratuitamente, in cui sono resi noti i dati riguardo la diffusione e la vendita di quotidiani, settimanali e mensili.

Ecco, ad esempio i dati riguardanti "la Repubblica":

- numeri del periodo : 360
- tiratura media: 710.716
- diffusione media: 556.325
- resa: 142.873

La tiratura media è il totale delle copie stampate; la diffusione media è il totale delle copie diffuse in Italia e all'estero; la resa è il totale delle copie invendute.

In Italia:
- totale vendite: 502.601, di cui vendite previste dalle disposizioni di legge 413.483 e altre vendite: 89.118
- abbonamenti pagati: 16.254
- vendita totale pagata (vendite + abbonamenti): 518.855
- vendite in blocco: 4
- abbonamento quote associative: 0
- abbonamenti gratuiti: 26
- omaggi: 3.445
- coupons gratuiti: 0
- vendita totale gratuita (abbonamenti, coupons, omaggi): 3.471
- diffusione media estero: 33.995

Le vendite in blocco è il totale delle copie vendute in blocco ad aziende, enti, associazioni, comunque con finalità distributiva.

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Con l’avvento del web è enormemente aumentata la possibilità di interattività e feedback da parte degli utenti. Questo ha permesso un'evoluzione significativa degli studi relativi alla “profilatura dell’utente”, in quanto raccogliere i dati dell'audience on-line (siti visitati, link cliccati, pagine su cui ci si sofferma più tempo, immagini che piacciono o meno, ecc.) è diventato sempre più facile, grazie a sistemi per la rilevazione e diffusione dei dati relativi alla fruizione dei media on-line. Queste informazioni vengono poi abilmente sfruttate da associazioni di editori/agenzie di comunicazione/aziende pubblicitarie per la realizzazione di statistiche e analisi di mercato sempre più efficaci. Certo la privacy si è ridotta al minimo, ma questo sembra ormai passato in secondo piano: l'utente medio vi rinuncia volentieri in cambio di un buon servizio.

Nonostante questo sensibile miglioramento nella profilatura dei propri 'targets', i quotidiani online risentono ancora della carenza di mentalità e investimenti all'interno delle proprie redazioni. I giornalisti dediti alla versione web sono pochi e per lo più formati alle regole del cartaceo, e questo porta al giornalismo copia-incolla che abbiamo già descritto nella scorsa lezione. Si aggiunge inoltre il proliferare di banner pubblicitari (i cosiddetti advertising), sempre più invadenti o subdolamente inseriti negli spazi dedicati alle notizie.

Per rispondere alle nuove esigenze del popolo degli utenti, Repubblica.it ha attuato un restyling mirato al potenziamento dell'apparato multimediale correlato alle notizie, puntando sulla capacità ormai acquisita dagli utenti di auto-costruirsi la propria informazione su misura, anche attraverso i nuovi strumenti di comunicazione.

Corriere.it è invece rimasto ancorato a una impostazione più tradizionale, legato a un approccio più 'didattico', meno diretto e più banale, sviluppato attraverso 'percorsi' più lunghi. Le cose sono tuttavia destinate presto a cambiare (potere della concorrenza!), poiché è previsto un cambio della guardia alla direzione, attraverso il quale il Corriere proverà a rispondere all'innovazione proposta da Repubblica.

A proposito di innovazione: il servizio attualmente più innovativo proposto dal panorama italiano dei giornali online è il 'giornale digitale' offerto a pagamento da Repubblica. Peccato che questa tipologia di interazione sia ormai già superata da altre molto più efficaci, segno di come l'Italia rimanga costantemente indietro rispetto agli standard europei/americani. Per vedere di cosa stiamo parlando (e come si evolverà il giornalismo online nei prossimi anni) basta dare un'occhiata a TED.

Il punto di partenza è il seguente: Repubblica.it e Corriere.it sono molto diversi.



Ma in che cosa si differenziano le due testate on-line più cliccate dagli italiani?


Impostazione grafica : Come non accorgersi in Repubblica.it della sistemazione delle notizie in senso orizzontale?! Una scelta certamente non casuale quella del giornale di Zucconi che si tiene al passo con i tempi. La nuova versione online tiene infatti conto delle esigenze degli utenti possessori di iPhone, black-berry e di tutti quei dispositivi mobile che richiedono di visualizzare la pagina on-line in senso orizzontale. La pagina del Corriere.it mantiene ancora uno sviluppo verticale.

Flash news 24 : Un punto a favore del Corriere.it. Il flash news 24 è assente in Repubblica.it.

Abstract : Nella home page di Repubblica.it le notizie sono riassunte in due o tre righe con icone affiancate dalla fredda dicitura FOTO. Più didattica l'impostazione del Corriere.it disposto a spendere 7-8 linee per presentare il contenuto dell'articolo. L'abstract è quì supportato da immagini ampimente esplicate.

Scrolling : inteso come lo spostamento verticale di un testo visualizzato sullo schermo, tramite il trscinamento della barra di scorrimento posta a destra della relativa finestra, lo scrolling è molo più breve nel Corriere.

Tag cloud : Il restyling di Repubblica.it ha decretato la fine della nuvoletta che visualizzava le etichette usate nel sito web. Le classifiche hanno reso inutile l'elenco delle parole chiave.

Barra dei menu : Molto simile risulta la barra dei menu posta sotto il titolo della testata. Nello specifico si tratta di spazi che assolvono sempre meno a funzioni informative. Si tratta di spazi più "leggeri". Sulla versione online queste rubriche non sono imposte ma proposte. A differenza del cartaceo sul web è l'utente a scegliere cosa leggere con un semplice click. Non occorre sfogliare le pagine.

Advertising : La pubblicità, si sa, è l'anima del commercio. Ma le differenze tra web e cartaceo sono sostanziali. Sul quotidiano tradizionale la pubblicità viene imprigionata in spazi già definiti. Sul web gli annunci pubblicitari sono sempre più invasivi. Aperto un articolo è quasi automatico il click dell'utente per chiudere la pagina indesiderata. E questo accade tanto in Repubblica quanto sul Corriere.
E non solo. Repubblica.it e Corriere.it hanno dei tratti dissimili anche per quel che riguarda le cifre. Sito di riferimento per controllare giorno per giorno i giornali online più cliccati: http://www.audiweb.it/. Attraverso Audiweb si ha un resoconto della distribuzione dei dati sulle audience online, informazioni di carattere quantitativo e qualitativo grazie all'utilizzo di adeguati strumenti di rilevazione.
Si prenderanno sempre in considerazione i dati delativi: "La Repubblica" ed "Il Corriere della Sera" del 05/05/2010.

La Repubblica.it
1. Browser unici ... 1.893.539
2. Pagine viste ... 28.905.167
3. Visite ... 3.306.127
4. Tempo medio per pagina (min.) ... 01:36
5. Durata visita (min.) ... 13:59
6. Sistema di misurazione ... SITE CENSUS

Il Corriere della sera.it
1. Browser unici ... 1.679.690
2. Pagine viste ... 15.693.324
3. Visite ... 2.769.975
4. Tempo medio per pagina (min.) ... 02:02
5. Durata visita (min.) ... 11:31
6. Sistema di misurazione ... SITE CENSUS

mercoledì 28 aprile 2010

Geniali

Troisi e Benigni incontrano Leonardo da Vinci e .....

martedì 27 aprile 2010


Ehi tu hai fatto il Blog?

Repubblica.it ... non ti riconosco più!

Repubblica.it cambia faccia

Più spazio ai video e alla interattività.
Pagina leggera con articoli più leggibili e ricchi di collegamenti , che sfrutta gli strumenti multimediali. Una pagina più larga e distribuita su diverse colonne, con un cuore centrale dedicato alla cronaca e alle video notizie.

Se è vero che “la squadra che vince non si cambia”, come raccontato dall'editoriale di presentazione, ogni tanto qualcosa va modificato. È la scelta fatta da Repubblica.it, che il 20 aprile, cambia la sua grafica. Nel giorno del debutto di un altro sito di informazione che scommette sull'interattività, il post.it di Luca Sofri, ecco che il primo quotidiano on line d'Italia punta a diventare strumento più chiaro e meglio consultabile dai lettori on line.

La pagina è più snella, appare ricca e ordinata, sebbene i “colonnoni” di bianco nella parte laterale inferiore.
Una grande attenzione – ma anche escamotage per calamitare lettori – è rappresentata dalla colonna di destra, dedicata agli argomenti di costume, società e sport.
Poi la parte bassa del giornale, tutta dedicata alle sezioni del giornale e al mondo dei prodotti editoriali legati al gruppo Espresso.
“Abbiamo cercato di alleggerire la pagina, in linea con i maggiori siti internazionali – si legge sul quotidiano diretto da Ezio Mauro - , abbiamo riservato al lettore una zona "personalizzata", in basso a destra: dove è possibile scegliere la cronaca locale, la squadra, i titoli di borsa, il meteo, perfino il segno zodiacale da seguire”.

lunedì 26 aprile 2010

la Repubblica schedata!

Prezzo ... 1,00 € (venerdì e sabato 1,50 €)

Paese ... Italia

Lingua ... italiano

Periodicità ... quotidiano

Genere ... stampa nazionale

Formato ... tabloid

Tiratura ... 620.810 (dicembre 2009)

Diffusione ... 456.787 (marzo 2010)

Fondazione ... 14 gennaio 1976

Inserti e allegati ... Il Venerdì, Finanza, La repubblica delle donne, Viaggi

Sede ... Via Cristoforo Colombo n.90, Roma

Editore ... Gruppo Editoriale L'Espresso

Fondatore ... Eugenio Scalfari

Direttore ... Ezio Mauro

Redattore capo ... Angelo Aquaro



Carmen Consoli in Piazza Garibaldi per il 25 aprile


Anche quest’anno, piazza Garibaldi è stata teatro del grande Concerto di Liberazione. Per festeggiare il 25 Aprile e per continuare a dar voce all’autenticità dei valori della Resistenza, tutti hanno applaudito ed assistito liberamente al concerto di Carmen Consoli: una delle voci femminili più amate della canzone d’autore italiana, non solo nel nostro paese ma anche all’estero. Con lei son saliti sul palco anche Fabio Abate (nuova rivelazione della musica catanese) e Peppe Voltarelli (fondatore e frontman del gruppo “Il Parto delle Nuvole Pesanti”).

La musica di Carmen Consoli si è imposta sulla scena musicale per l’originalità delle sue sonorità e della sua voce, accattivante e graffiante, e per i suoi testi, intimi e dirompenti. Dall’album di esordio, Due parole uscito nel 1996, passando attraverso Confusa e felice (1997), Mediamente isterica (1998), Stato di necessità (2000), L’eccezione (2002), Eva contro Eva (2006), fino all’ultimo Elettra, uscito nell’ottobre del 2009, i lavori della Consoli sono sempre stati accolti con entusiasmo da pubblico e critica.

Il suo ultimo lavoro, Elettra, è incentrato su figure femminili forti, capaci di reagire alle situazioni che la vita pone loro davanti. Nelle sonorità dell’album, pur restando etniche e italiane, si sente una certa influenza della musica nord europea. Questo disco sembra costruirsi come un viaggio, duro e aspro, attraverso le contraddizioni della vita e gli inganni della nostra società.

Il disco, che ha esordito direttamente al secondo posto degli album più venduti, è stato anticipato dal singolo "Non molto lontano da qui" a cui ha fatto seguito "Mandaci una cartolina", canzone dedicata alla morte del padre. Sul quotidiano la Repubblica il disco viene nominato da una giuria di critici musicali tra i dieci più bei dischi italiani del decennio e il sito www.popon.it (Popon – la musica italiana) lo indica come il miglior disco dell’anno.

In occasione del concerto di Parma, la Consoli ha presentato, oltre ai pezzi più conosciuti e amati dal pubblico, i nuovi lavori, proponendo il suo concerto rock Ventunodieciduemilatrenta, dal titolo della canzone, che, nel nuovo album, indaga sulle possibili declinazioni dell’amore: l’amore materno, filiale, carnale, promiscuo, fedele e spirituale, in una ricerca che è linguistica ma anche musicale e tematica.

La Consoli si esibisce al basso ed è accompagnata da Santi Pulvirenti alla chitarra elettrica, Andrea Pesce tastiere e moog e Leif Searcy alla batteria.

L’organizzazione della serata, momento clou degli appuntamenti relativi alla Festa della Liberazione, è a cura di Comune di Parma, Provincia di Parma e degli altri enti che fanno parte del Comitato per le Celebrazioni del 25 aprile, attraverso l’operatività dell’Arci.

COPIA E INCOLLA RISOLUTORE

"Al di là della costrizione c'è anche qualche sintomo di divertimento!"...con questa frase il prof. Alfonso, di cui abbiamo una diapositiva



commenta le nostre manifestazioni di entusiasmo nei confronti del Blog e ... come dargli torto!




La lezione-flash durata "soltanto" 4 ore, di "venerdì pomeriggio", si è basata sull'identificazione del giornalismo tradizionale e il giornalismo on-line.

Oramai queste due modalità di fare informazione hanno i confini sempre meno definiti, in quanto con i new media, tutto il mondo giornalistico è totalmente (o quasi) coinvolto dalla tecnologia : l'impaginazione di un giornale, la trasmissione di dati, la diffusione delle diverse copie sono fortemente condizionati dalla tecnologia digitale che assicura una tempistica migliore a volte anche a discapito della qualità.

Le figure del giornalista e dell'editor hanno beneficiato di grandi vantaggi grazie alla digitalizzazione dell'universo mediatico; però non poche difficoltà sono sorte per noi fruitori dell' informazione. Una delle più evidenti è la quantità sorprendente di notizie : questo implica maggiore difficoltà a trovare quelle utili e quelle davvero autentiche in quanto ci sono in giro molte replicazioni. L'utente svolge un ruolo fondamentale : è chiamato a verificare la veridicità dell' informazione e a scegliere di avere un approccio più o meno di approfondimento.

Quali caratteristiche bisogna avere per fare giornalismo on-line?

  • SOMMARIA CONOSCENZA DEL TEMA TRATTATO

  • DONO DELLA SINTESI (che io probabilmente non ho)

  • VOCABOLARIO RICCO DI NEOLOGISMI ED ESPRESSIONI INNOVATIVE

  • UNA GRAN DOSE DI SCORRETTEZZA E SLEALTA'

No, non ho bevuto... Davvero! Se il sogno della vostra vita è diventare giornalisti on-line non serve studiare 20 anni, specializzarsi, divorare libri, fare gavetta in testate giornalistiche, scrivere articoli su articoli ed essere sottopagati, fare le notti in bianco per finire un progetto...a che serve tutta questa trafila se c'è ...

il COPIA E INCOLLA !!!


Perchè sostenere l' ESAME DI STATO? Perchè sperare di entrare nell' ALBO DEI GIORNALISTI? In rete tutto è possibile! Serve solo che sappiate più o meno di cosa state parlando e poi fare un paio di click per copiare un' informazione da una parte e incollarla dall' altra.
Però a parte la delusione iniziale, il copia e incolla nel giornalismo on-line ha il suo perchè : nell' universo mediatico, in cui la concorrenza tra le varie strutture informative avanza, non bisogna fornire la notizia più dettagliata e più approfondita rispetto ad altri, ma bisogna fornirla prima degli altri. La filosofia di internet è la sintesi e la tempistica molto spesso a discapito dell' originalità del servizio.

domenica 25 aprile 2010

PAMPERO spot 2008

Leo Burnett

... lentamente scompare chi sceglie di percorrere ogni giorno la stessa strada ... scompare chi maledice l'imprevisto ... chi non parla agli sconosciuti ... chi non sa sostenere uno sguardo ... Essere vivo richiede uno sforzo maggiore che il semplice respirare.

mmm...il più pu-pazzo tra i due ?

Chiambretti Night solo per numeri uno

mercoledì 21 aprile 2010

LEZIONE DI INFORMATICA APPLICATA AL GIORNALISMO DEL 16/04

Venerdì 16 Aprile io e un'altra cinquantina di studenti abbiamo preso parte alla prima lezione di INFORMATICA APPLICATA AL GIORNALISMO tenuta dal prof. Alfonso.
Dopo la presentazione il docente ci ha chiesto di fare lo stesso e noi non potevamo credere alle sue parole...per tutto il periodo della triennale durante il quale ho dovuto sostenere 33 esami con 33 prof. diversi, nessuno mai ha chiesto il mio nome se non prima della seduta d'esame. E non solo ... il prof. si è interessato ai nostri precedenti studi, all'argomento della tesi discussa e a cosa vorremmo fare "da grandi". Ecco, su questo punto mi soffermerei per qualche istante: la maggior parte di noi studenti ha espresso il desiderio di lavorare in una testata giornalistica oppure in una casa editrice senza specificare il settore preciso o il ruolo da ricoprire. Colpa della formazione universitaria precedente? Colpa della mancanza di ideali o ambizioni tra i giovani? Oppure colpa di un mondo sempre più invaso dalla disoccupazione che seda i nostri spiriti impetuosi? Mah...lo scopriremo solo viven...frequentando il corso di laurea magistrale in giornalismo e editoria, o almeno speriamo che sia così.
Durante il corso della lezione il prof. ci ha spiegato l'esistenza e soprattutto la logica del blog. Dopo il primo impatto che ha visto calare sui nostri volti una velata espressione di meraviglia, come se ci avesse detto che gli alieni che hanno invaso Parma, il prof. ha cercato di tranquillizzarci spiegandoci che, in fondo, possono riuscire tutti (o quasi) a creare un blog in rete, a curarlo e aggiornarlo quotidianamente.
Tornando a quella che dovrebbe essere la logica del blog si può affermare che coincide con lo scrivere con un altro linguaggio. Scrivere è una forma di giornalismo, ma anche saper caricare un video, un'immagine o scambiarsi un flusso di informazioni rientra in qualche modo nell'attività giornalistica e editoriale: copiare e incollare, prendere spunto dal blog degli altri, selezionare, adattare, personalizzare, sono tutte operazioni riconducibili a quelle che si compiono in casa editrice e in redazioni giornalistiche.
Il Blog nasce nel 1999 e si pone da subito come forma espressiva di notevole rilevanza. Accade, però, che nel 2004 prende vita uno dei più importanti socialnetwork: Facebook, che acquista da subito grande successo, segnando così un periodo di declino per il blog. Si preferisce Facebook perchè risulta più immediato; i blog bisogna andarli a cercare, scrivere delle parole specifiche in determinate aree... a quanto pare si preferisce l'immediatezza.
Ma l'immediatezza non sempre è la strada più conveniente. Prendiamo, ad esempio, in esame Wikipedia, l'enciclopedia gratuita gestita da editori volontari: il suo albero di navigazione è legato all'informatismo schematizzato. Ciò vuol dire che l'informazione alla quale si accede sarà uguale per tutti coloro che se ne serviranno, infatti, avendo una costruzione classica, impone una lettura e non una ricerca, quindi se si desidera approfondire non è sufficiente. Invece, se si effettua il confronto con Europeana, la biblioteca digitale costruita per fare cultura e non pensata come una piattaforma digitale immediata, ci si accorge che l'informazione è più dettagliata e precisa e che difficilmente la nostra ricerca sarà uguale a quella di un altro utente.
E' vero, è più faticoso cercare del materiale servendosi di una biblioteca digitale rispetto a qualsiasi altro motore di ricerca, ma non ci si può fermare alla ricerca più facile, risparmiando così tempo e denaro. Internet ci permette di avere la molteplicità delle fonti che ci consente di intraprendere un lavoro di selezione e non metterci alla pari con gli altri e arrivare solo ad una conoscenza sufficiente dell'argomento ricercato.