Secondo il tuo modesto parere, internet dovrebbe essere

martedì 18 maggio 2010

SISTEMA LEGISLATIVO (O QUASI) CHE TUTELA IL DIRITTO D' AUTORE

E' sempre difficile individuare dove andare ad accusare qualcuno di violazione del diritto di autore. Provo a fare un esempio : se prendo un articolo e lo copio sulla mia pagina o, peggio ancora, mando in giro delle rassegne stampa, si crea una situazione in cui diventa superfluo acquistare il giornale, poichè delle personcine tanto corrette hanno già pensato a mettere a disposizione sul web tutto ciò che si vuol sapere. Questa operazione così limpida e cristallina è concessa al sito della Camera dei Deputati che mette "al servizio della comunità" gli articoli dei giornali in PDF a discapito, ovviamente, degli editori. Si capisce, allora, che il tema del diritto di autore è trasversale ad ogni contesto: sui nostri blog possiamo pubblicare qualsiasi cosa, ma possiamo anche essere denunciati per qualsiasi cosa scritta. Allora io mi chiedo :


Avrò dei seri problemi per quell' esperimento che ho fatto la settimana scorsa ?!? Aiutooooo!!! Giuro che ripagherò tutti coloro che mi hanno fornito le informazioni. Pensavo di aver capito come funzionasse la tecnica del copia e incolla e invece ..... ma (?) aspettate un momento ..... perchè alla Camera dei Deputati.it, a Repubblica.it, al Corriere della Sera.it, ecc.ecc.ecc. questo è concesso e a me no??? mmmh ..... Forse un'idea ce l' avrei, ma preferisco tenermela per me.


Dopo aver fatto un minuto di silenzio per quello che attenderà la vostra compagna di corso, provate a leggere quanto segue, anche se fare chiarezza sul sistema legislativo che riguarda il diritto d' autore è più complesso di quanto sembra.
..........
La legge sul copyright si rinnova a favore di Internet?
A fine dicembre, è stata modificata la legge sul diritto d’autore: è stato aggiunto un comma ad hoc su Internet, in particolare riguardo la divulgazione della cultura online.
Per migliorare quella che è sostanzialmente la socializzazione della conoscenza, tramite blog o enciclopedie online come Wikipedia, si è provveduto ad aggiornare il primo comma dell’articolo 70, consentendo la pubblicazione dell’intera opera, purché si tratti di musiche o immagini “a bassa risoluzione o degradate” e lo scopo sia “per uso didattico o scientifico”, comunque senza lucro.

Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura alla Camera, sostiene che si tratta semplicemente di “una qualità non paragonabile a quella di un cd, ma comunque ascoltabile o un’immagine con dimensioni non utili alla riproduzione a stampa (quindi praticamente tutte le immagini del web)” e continua “Abbiamo voluto questo comma per creare un primo spazio libero online dalle pastoie del vecchio diritto d’autore. L’abbiamo fatto tenendo conto delle migliaia di professori che hanno ricevuto multe e ingiunzioni, dalla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), per avere pubblicato opere a scopo didattico sui propri siti. Grazie a questo nuovo comma, potranno farlo senza rischiare più niente“.

Ma la battaglia per la libertà di espressione sul Web non finisce qui: ci sono ancora tante leggi da modificare in particolare il Decreto-legge Urbani (*) tanto contestato in passato, che impedisce ad esempio a siti come Wikipedia di pubblicare immagini delle opere presenti in musei italiani.

(*) Decreto-legge Urbani approvato dal consiglio dei ministri il 12 marzo 2004:
Art. 1
Misure di contrasto alla diffusione telematica abusiva di opere cinematografiche e assimilate.
Al comma 2 dell'articolo 171-ter (***) della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, è inserita la lettera a-bis):
a-bis) in violazione dell'articolo 16 (**) , diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un'opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d'autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere.
comma 3. Chiunque, in violazione dell'articolo 16, diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file tra utenti, un'opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d'autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere, ovvero, con le medesime tecniche, fruisce di un'opera cinematografica o parte di essa, è punito.

Protezione del diritto d' autore e di altri diritti connessi al suo esercizio Legge 22 aprile 1941 n° 633:
(**) Art. 16
comma 1. Il diritto esclusivo di comunicazione al pubblico su filo o senza filo dell'opera ha per oggetto l'impiego di uno dei mezzi di diffusione a distanza, quali il telegrafo, il telefono, la radiodiffusione, la televisione ed altri mezzi analoghi, e comprende la comunicazione al pubblico via satellite e la ritrasmissione via cavo, nonché quella codificata con condizioni di accesso particolari; comprende altresì la messa disposizione del pubblico dell'opera in maniera che ciascuno possa avervi accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente.
comma 2. Il diritto di cui al comma 1 non si esaurisce con alcun atto di comunicazione al pubblico, ivi compresi gli atti di messa a disposizione del pubblico.

(***) Art. 171-ter
comma 2.
È punito con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da da euro 2.582 a euro 15.493 chiunque:
a) riproduce, duplica, trasmette o diffonde abusivamente, vende o pone altrimenti in commercio, cede a qualsiasi titolo o importa abusivamente oltre cinquanta copie o esemplari di opere tutelate dal diritto d'autore e da diritti connessi;
a-bis) in violazione dell'art. 16, a fini di lucro, comunica al pubblico immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta dal diritto d'autore, o parte di essa.

domenica 16 maggio 2010

iphone

Multitasking, elaborazione dati, creazione cartelle, risoluzione delle immagini, .....

Apple iPad

Le immagini e l'illustazione pratica valgono più di mille parole scritte

sabato 15 maggio 2010

EDITORIA DIGITALIZZATA


La tecnologia è riuscita a "contagiare" anche il sistema editoriale. Uno degli esempi più evidenti che è ha cambiato notevolmente gli assetti dell' editoria classica è senza dubbio l' e-book : libro in formato elettronico, o meglio digitale. Il termine deriva dalla contrazione delle parole inglesi electronic book, viene utilizzato per indicare la versione in digitale di una qualsiasi pubblicazione. L' e-book reader, invece, è sia il dispositivo hardware su cui l' e-book viene letto sia il software che permette la lettura sul dispositivo fisico.
L' e-book cerca di replicare la forma del libro cartaceo, in modo da rendere la lettura il più possibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un libro. Ciò permette di effettuare tutte le azioni che in un normale libro cartaceo sono immediate, come lo scorrere delle pagine o l'inserimento di un segnalibro. Il libro elettronico approfitta ovviamente dei vantaggi offerti dalla sua natura digitale, che risiedono principalmente nelle possibilità di essere un ipertesto e quindi inglobare elementi multimediali, e nella possibilità di utilizzare dizionari o vocabolari contestuali.
Tutto ciò permette di poter sfogliare un libro anche sugli smartphone o sui palmari, generando inevitabilmente discussioni e dissensi da parte di coloro che sono ancora legati al libro tradizionale, al profumo della carta, alla sensazione di sfogliare le pagine e al suono da esse prodotto.
Uno smartphone, o cellulare intelligente, è un dispositivo portatile che abbina funzionalità di gestione di dati personali e di telefono.
La caratteristica più interessante degli smartphone è la possibilità di installarvi ulteriori programmi applicativi, che aggiungono nuove funzionalità.
Negli ultimi anni gli smartphone stanno conquistando quote sempre maggiori del mercato della telefonia mobile, raddoppiando quasi fra il 2004 ed il 2005 (più di 12 milioni di apparecchi venduti nell'ultimo anno).
Si prevede che entro un paio d'anni la maggior parte dei telefoni venduti avranno a bordo funzioni considerabili smart.
Il palmare è un computer di dimensioni contenute, tali da essere portato sul palmo di una mano , dotato di uno schermo touch screen. Originariamente concepito come agenda elettronica, di una rubrica dei contatti, di una lista di impegni e attività e della possibilità di memorizzare note e appunti, si è arricchito di funzioni sempre più potenti ed avanzate.
La differenze rispetto ai PC riguardano la dimensione e il peso (un PDA ha in media una grandezza 120x80x17 mm e pesa intorno ai 180 grammi). Queste caratteriste influenzano l'estetica e la portabilità, ma allo stesso tempo hanno un ruolo significativo nella realizzazione di applicativi per questi dispositivi. Infatti i programmi che usiamo sui normali PC sono studiati per degli schermi con risoluzione di 800x600 o 1024x768, mentre i palmari più recenti arrivano al massimo a 640x480, di conseguenza le applicazioni per PDA devono essere appositamente studiate e progettate per tali dispositivi.
Anche l'hardware dei PDA presenta delle differenze rispetto a quello dei PC. Innanzi tutto i palmari non dispongono di Hard Disk, ma memorizzano le informazioni permanenti sulla ROM, o sulle schede di memoria.
La maggior parte dei palmari dispone di una connessione wireless e di un browser. Questo significa che è possibile visitare i siti internet, ma anche in questo caso le dimensione ridotte del PDA provocano dei fastidi. Infatti anche i siti internet vengono studiati per essere visionati con una risoluzione 800x600, che non è adatta allo schermo dei palmari. Alcune pagine web, risultano quindi difficilmente leggibili. Per ovviare a questo problema molti portali offrono una versione creata appositamente per essere adatta alla visualizzazione su PDA.

martedì 11 maggio 2010

RICOMINCIO DA TRE - chi parte sa da che cosa fugge ma non sa che cosa cerca

ANCHE GOOGLE RINNOVA LA SUA INTER-FACCIA


La società fondata da Sergey Brin e Larry Page ha deciso di rinnovare l’interfaccia grafica del proprio search engine, che recentemente ha beneficiato di una pesante rivisitazione del codice per migliorare i risultati della ricerca. Il risultato lascia poco spazio all’immaginazione, e permette di intuire subito l’intenzione di uniformare l’aspetto visivo del noto motore di ricerca con quelli del noto browser internet Chrome e con il recentissimo Chrome OS.

L’interfaccia sembra giovare, essenzialmente, di un nuovo layout, proponendo una Home Page ancor più essenziale ed una pagina ricerca arricchita da una colonna contenente diverse opzioni per restringere la ricerca.

Modifiche interessanti, che lanciano Google verso il prossimo rilascio del sistema operativo Chrome OS, da molti indicato come una delle rivoluzioni in ambito software dei prossimi anni.

Come parte del profondo processo di revisione dell’interfaccia, Google ha aggiornato la propria pagina dei risultati per i dispositivi Android e iPhone OS. Sebbene mostri ancora i risultati all’interno della pagina principale, un nuovo pulsante mostrerà una sidebar per il filtraggio. Le categorie sono state ritagliate in base all’utilizzo mobile: web, news, prodotti ed aggiornamenti live da Twitter o altri social network.

La nuova interfaccia grafica consente di gestire al meglio i risultati di ricerca, migliorando la loro visualizzazione. Tale scelta, oltre che essere dettata da criteri di usabilità e miglioramento del servizio offerto, si pensa possa essere una risposta a Bing, il motore di ricerca di Microsoft, che offre risultati più propriamente “contestualizzati”.

giovedì 6 maggio 2010

SIMULAZIONE DEL GIORNALISMO ON-LINE

Cari colleghi, dopo quello che sto per fare, ho paura che scatenerò la vostra ira funesta nei miei confronti: ho deciso di compiere un vero e proprio lavoro di copia (dai vostri blog) e incolla (sul mio blog) di tutto quello che riguarda l'ultima lezione del prof. Alfonso. Non farò nè più nè meno (a parte questa premessa che rimarrà la mia sola attenuante) rispetto a quello che compiono i giornalisti-tecnici che si occupano di "produrre" e pubblicare i diversi articoli (se ancora così possono essere definiti) sul web. So che così facendo firmerò la mia condanna all' isolamento e all' emarginazione, ma dai, dobbiamo metterci al passo coi tempi. E' come se pretendessimo di inviare una lettera tramite il piccione viaggiatore .... c'é ormai internet per questo; oppure fare il giro del mondo in 80 giorni in mongolfiera .... perchè mai se possiamo farlo in circa 24 ore seduti comodamente in un aggeggio che si chiama aereo ?!

Devo dire che non so se sarò soddisfatta nel compiere un atto di cleptomania simile, ma qualcuno dovrà pur sacrificarsi e rompere il ghiaccio: il prof. ci ha gentilmente invitati a visitare reciprocamente i nostri blog, ad interagire tra di noi, a prendere spunto dalle notizie pubblicate da altri, a commentare immagini e video ... non vorrei mai disattendere la sua volontà.

E poi, credo fermamente che fare una lettura attenta delle informazioni, fare una cernita della porzione di testo e delle immagini che più ci suggestionano, "ritoccare" ciò che non ci convince, "assemblare" tutto il materiale selezionato al fine di creare un corpo omogeneo e logico, non sia poi così distante da ciò che compie l'editor (figura professionale nella quale un giorno, "da grande" , vorrei rivedermi).

Certo il mio lavoro non rispetta la tempestività, prerogativa fondamentale dei giornali on-line, ma almeno mira (si spera) ad essere articolato ed esauriente ; e poi cosa pretendere da un' ingenua studentessa che è alle prime armi con il poliedrico mondo interattivo ?!


Buona lettura
..........
La audipress è una società che si occupa di rilevazioni statistiche riguardanti la lettura dei quotidiani e dei periodici e la diffusione della stampa. Le indagini sono relative al numero di lettori nel periodo che va dal 21 settembre al 20 dicembre 2009 e dall'11 gennaio al 28 marzo 2010.

Tra i quotidiani, il più letto è la gazzetta dello sport, seguita da la repubblica e dal corriere della sera:

1. gazzetta dello sport - 3.995.000 lettori nel periodo considerato
2. la repubblica - 3.209.000 lettori
3. corriere della sera - 2.870.000 lettori
4. la stampa - 1.693.000 lettori
5. corriere dello sport - 1.677,000 lettori

Se si prendono in considerazione i dati dei siti web della testata corrispondente, la "classifica" di diffusione dei quotidiani risulta ribaltata:

1. la repubblica - 1.104.000 contatti
2. corriere della sera - 801.000 contatti
3. gazzetta dello sport - 637.000 contatti
4. il sole 24 ore - 350.000 contatti
5. corriere dello sport - 222.000 contatti


Per quanto riguarda i settimanali, il più venduto è sorrisi e canzoni:

1. sorrisi e canzoni tv - 4.857.000 lettori nel periodo considerato
2. chi - 3.400.000 lettori
3. oggi - 3.203.000 lettori
4. panorama - 2.889.000 lettori
5. settimanale dipiù - 2.797.000 lettori



Le versioni online dei periodici settimanali risultano pressochè ignorate se non addirittura assenti. Soltanto i siti di due settimanali importanti come l'espresso e panorama sembrano avere riscontro da parte dei lettori: l'espresso è il più visitato con 299.000 contatti, segue panorama con 173.000 contatti.

Infine, questi i dati di diffusione dei periodici mensili:

1. focus - 6.227.000 lettori nel periodo considerato
2. quattroruote - 4.343.000 lettori
3. al volante - 2.366.000 lettori
4. in sella - 1.581.000 lettori
5. cose di casa - 1.526.000 lettori

Anche per i mensili, le corrispondenti versioni online non presentano uno sviluppo all'altezza dei siti web dei quotidiani. soltanto quattroruote (691.000 contatti) e focus (472.000 national geographic italia (176.000 contatti) e pc professionale (156.000 contatti) offrono un sito apprezzato e visitato seguiti da contatti)



In conclusione si segnala un interessante articolo di adnkronos uscito lo scorso novembre, sul rapporto tra facebook e i giornali.

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La logica del giornalismo on-line sarebbe quella di non penalizzare il cartaceo, ma anzi aumentarne il numero di utenti. In realtà cos'è successo? Ahimè, si è verificato un calo di utenti e significativo è il fatto che siano state soprattutto le testate nazionali (che forniscono il servizio online migliore) ad aver perso di più. I quotidiani locali, infatti, offrendo un'alternativa digitale piuttosto misera di contenuti, hanno risentito in misura molto minore di questa flessione.
Ma prima di andare a cercare le cause di tale avvenimento proviamo a dare un'occhiata ad alcune statistiche tramite il sistema ADS. Di cosa stiamo parlando? Di un meccanismo di accertamenti che consiste nel controllo di dati dichiarati dagli editori che hanno sottoposto le loro testate alle verifiche ADS. Le analisi avvengono attraverso due metodologie: una verifica esterna che si svolge presso distributori, rivenditori ed abbonati ed una interna che avviene presso ciascun editore o presso il suo Distributore Unico Nazionale incaricato della distribuzione della pubblicazione. Una volta finiti sul sito c'è stato modo di osservare i dati relativi al 2008, l'ultimo anno di cui possiamo usufruire gratuitamente, in cui sono resi noti i dati riguardo la diffusione e la vendita di quotidiani, settimanali e mensili.

Ecco, ad esempio i dati riguardanti "la Repubblica":

- numeri del periodo : 360
- tiratura media: 710.716
- diffusione media: 556.325
- resa: 142.873

La tiratura media è il totale delle copie stampate; la diffusione media è il totale delle copie diffuse in Italia e all'estero; la resa è il totale delle copie invendute.

In Italia:
- totale vendite: 502.601, di cui vendite previste dalle disposizioni di legge 413.483 e altre vendite: 89.118
- abbonamenti pagati: 16.254
- vendita totale pagata (vendite + abbonamenti): 518.855
- vendite in blocco: 4
- abbonamento quote associative: 0
- abbonamenti gratuiti: 26
- omaggi: 3.445
- coupons gratuiti: 0
- vendita totale gratuita (abbonamenti, coupons, omaggi): 3.471
- diffusione media estero: 33.995

Le vendite in blocco è il totale delle copie vendute in blocco ad aziende, enti, associazioni, comunque con finalità distributiva.

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Con l’avvento del web è enormemente aumentata la possibilità di interattività e feedback da parte degli utenti. Questo ha permesso un'evoluzione significativa degli studi relativi alla “profilatura dell’utente”, in quanto raccogliere i dati dell'audience on-line (siti visitati, link cliccati, pagine su cui ci si sofferma più tempo, immagini che piacciono o meno, ecc.) è diventato sempre più facile, grazie a sistemi per la rilevazione e diffusione dei dati relativi alla fruizione dei media on-line. Queste informazioni vengono poi abilmente sfruttate da associazioni di editori/agenzie di comunicazione/aziende pubblicitarie per la realizzazione di statistiche e analisi di mercato sempre più efficaci. Certo la privacy si è ridotta al minimo, ma questo sembra ormai passato in secondo piano: l'utente medio vi rinuncia volentieri in cambio di un buon servizio.

Nonostante questo sensibile miglioramento nella profilatura dei propri 'targets', i quotidiani online risentono ancora della carenza di mentalità e investimenti all'interno delle proprie redazioni. I giornalisti dediti alla versione web sono pochi e per lo più formati alle regole del cartaceo, e questo porta al giornalismo copia-incolla che abbiamo già descritto nella scorsa lezione. Si aggiunge inoltre il proliferare di banner pubblicitari (i cosiddetti advertising), sempre più invadenti o subdolamente inseriti negli spazi dedicati alle notizie.

Per rispondere alle nuove esigenze del popolo degli utenti, Repubblica.it ha attuato un restyling mirato al potenziamento dell'apparato multimediale correlato alle notizie, puntando sulla capacità ormai acquisita dagli utenti di auto-costruirsi la propria informazione su misura, anche attraverso i nuovi strumenti di comunicazione.

Corriere.it è invece rimasto ancorato a una impostazione più tradizionale, legato a un approccio più 'didattico', meno diretto e più banale, sviluppato attraverso 'percorsi' più lunghi. Le cose sono tuttavia destinate presto a cambiare (potere della concorrenza!), poiché è previsto un cambio della guardia alla direzione, attraverso il quale il Corriere proverà a rispondere all'innovazione proposta da Repubblica.

A proposito di innovazione: il servizio attualmente più innovativo proposto dal panorama italiano dei giornali online è il 'giornale digitale' offerto a pagamento da Repubblica. Peccato che questa tipologia di interazione sia ormai già superata da altre molto più efficaci, segno di come l'Italia rimanga costantemente indietro rispetto agli standard europei/americani. Per vedere di cosa stiamo parlando (e come si evolverà il giornalismo online nei prossimi anni) basta dare un'occhiata a TED.

Il punto di partenza è il seguente: Repubblica.it e Corriere.it sono molto diversi.



Ma in che cosa si differenziano le due testate on-line più cliccate dagli italiani?


Impostazione grafica : Come non accorgersi in Repubblica.it della sistemazione delle notizie in senso orizzontale?! Una scelta certamente non casuale quella del giornale di Zucconi che si tiene al passo con i tempi. La nuova versione online tiene infatti conto delle esigenze degli utenti possessori di iPhone, black-berry e di tutti quei dispositivi mobile che richiedono di visualizzare la pagina on-line in senso orizzontale. La pagina del Corriere.it mantiene ancora uno sviluppo verticale.

Flash news 24 : Un punto a favore del Corriere.it. Il flash news 24 è assente in Repubblica.it.

Abstract : Nella home page di Repubblica.it le notizie sono riassunte in due o tre righe con icone affiancate dalla fredda dicitura FOTO. Più didattica l'impostazione del Corriere.it disposto a spendere 7-8 linee per presentare il contenuto dell'articolo. L'abstract è quì supportato da immagini ampimente esplicate.

Scrolling : inteso come lo spostamento verticale di un testo visualizzato sullo schermo, tramite il trscinamento della barra di scorrimento posta a destra della relativa finestra, lo scrolling è molo più breve nel Corriere.

Tag cloud : Il restyling di Repubblica.it ha decretato la fine della nuvoletta che visualizzava le etichette usate nel sito web. Le classifiche hanno reso inutile l'elenco delle parole chiave.

Barra dei menu : Molto simile risulta la barra dei menu posta sotto il titolo della testata. Nello specifico si tratta di spazi che assolvono sempre meno a funzioni informative. Si tratta di spazi più "leggeri". Sulla versione online queste rubriche non sono imposte ma proposte. A differenza del cartaceo sul web è l'utente a scegliere cosa leggere con un semplice click. Non occorre sfogliare le pagine.

Advertising : La pubblicità, si sa, è l'anima del commercio. Ma le differenze tra web e cartaceo sono sostanziali. Sul quotidiano tradizionale la pubblicità viene imprigionata in spazi già definiti. Sul web gli annunci pubblicitari sono sempre più invasivi. Aperto un articolo è quasi automatico il click dell'utente per chiudere la pagina indesiderata. E questo accade tanto in Repubblica quanto sul Corriere.
E non solo. Repubblica.it e Corriere.it hanno dei tratti dissimili anche per quel che riguarda le cifre. Sito di riferimento per controllare giorno per giorno i giornali online più cliccati: http://www.audiweb.it/. Attraverso Audiweb si ha un resoconto della distribuzione dei dati sulle audience online, informazioni di carattere quantitativo e qualitativo grazie all'utilizzo di adeguati strumenti di rilevazione.
Si prenderanno sempre in considerazione i dati delativi: "La Repubblica" ed "Il Corriere della Sera" del 05/05/2010.

La Repubblica.it
1. Browser unici ... 1.893.539
2. Pagine viste ... 28.905.167
3. Visite ... 3.306.127
4. Tempo medio per pagina (min.) ... 01:36
5. Durata visita (min.) ... 13:59
6. Sistema di misurazione ... SITE CENSUS

Il Corriere della sera.it
1. Browser unici ... 1.679.690
2. Pagine viste ... 15.693.324
3. Visite ... 2.769.975
4. Tempo medio per pagina (min.) ... 02:02
5. Durata visita (min.) ... 11:31
6. Sistema di misurazione ... SITE CENSUS